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Sei a rischio di problemi cardiovascolari? Un test può aiutarti a capirlo

Pubblicato da
Claudia Coppola

Un’alimentazione sana e regolare è la chiave per ridurre al minimo i problemi cardiovascolari. Ecco il test che ti permette di scoprire se sei un soggetto a rischio.

Una ricerca condotta dal Dott. Antonio Moschetta, professore ordinario di Medicina Interna dell’Università degli studi di Bari è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, e ci dà degli ottimi consigli su come evitare le cause di possibile problemi cardiovascolari.

Ecco il test che può aiutarti a non ammalarti – liquida.it

Il professore, insieme al suo team di studiosi, ha rivelato che l’alimentazione sana e regolare è la chiave per ridurre il rischio di queste patologie che riguardano una grossa percentuale della popolazione. Capiamo meglio di cosa si tratta.

Dimmi come mangi e ti dirò di cosa puoi ammalarti

Uno stile di vita sano e una dieta equilibrata sono da sempre gli assiomi per una vita lunga e sana. La Dieta Mediterranea del nostro territorio ci aiuta da sempre ad assumere il corretto quantitativo di vitamine, proteine e carboidrati nella giusta misura. La ricerca condotta dal Dott. Moschetta ci porta però ad analizzare come il cibo, se ingerito in grandi quantità e ad orari sregolati, possa essere la causa di malattie cardiache e cardiovascolari.

Mangiare sano come stile di vita – liquida.it

Avere dei consigli mirati su quali cibi mangiare e quali orari preferire per una più corretta digestione è la base per avere una vita lunga e salutare: la digestione comporta un grosso dispendio di energie e sangue nel nostro corpo, è quindi un’attività che richiede un giusto equilibrio di cibi e orari da valutare.

Per prima cosa, è bene scegliere sempre un’alimentazione poco ricca di grassi e carboidrati, ma con un apporto calorico bilanciato al fabbisogno del singolo individuo. Vediamo allora come fare per capire se la dieta alimentare che conduciamo può renderci soggetti a rischio di patologie cardiovascolari.

Il test per le malattie cardiache

Il questionario previsto dal Dott. Moschetta inserisce all’interno dell’anamnesi del paziente altre domande, non più solo quelle relative ai valori di sangue e pressione, ma alcune anche relative allo stile di vita, all’assunzione di alcol e alla frequenza con cui si mangiano certi cibi. Ecco quindi il test che puoi fare se temi che la tua dieta non sia bilanciata: chiediti:

  • Cosa mangi ogni giorno?
  • Quanto mangi durante i pasti?
  • A che ora mangi?

Si tratta di abitudini che non erano mai state prese in considerazione dai precedenti questionari che valutavano l’aderenza alla Dieta Mediterranea e che invece hanno un impatto importante nella patogenesi dell’obesità e delle malattie che ne derivano, sul piano cardiovascolare, metabolico e oncologico“, spiega il Dott. Moschetta. Il punteggio assegnato a ciascuna risposta va da meno 13 a 25 punti: il punteggio più basso viene assegnato a chi ha minore aderenza a una dieta salutare, quello più alto a chi invece segue pedissequamente una dieta bilanciata.

Abbiamo previsto punteggi diversi in base alle quantità in cui assumiamo frutta, verdura, carne, pesce, pasta, burro, cereali, carboidrati, alcolici ma anche delle domande relative al momento della giornata in cui li consumiamo e alla frequenza con cui facciamo esercizio fisico. Non possiamo pensare che lo stesso pasto abbia gli stessi effetti su due persone che hanno un consumo energetico diverso o che una stessa quantità di pasta venga metabolizzata e ‘immagazzinata’ allo stesso modo in due momenti diversi della giornata. Infatti, le cattive abitudini a tavola si ripercuotono sull’accumulo di tessuto adiposo viscerale e proprio questo grasso è responsabile di inviare messaggi ormonali a tutto l’organismo e di causare quelle alterazioni responsabili di malattie cardiovascolari

In conclusione, il test ci aiuta quindi a capire chi è un soggetto con un maggiore rischio di obesità e di malattie cardiovascolari che possono procurare la morte precoce: ecco il consiglio del medico “L’alimentazione deve essere sempre più al centro della terapia medica, come primo argine alle malattie e come strumento per vivere meglio“.

 

Claudia Coppola

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