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Non tutti sanno come sono nati i cognomi: rimarrai stupito a sapere da dove arriva il tuo

In molti sono curiosi di sapere da dove deriva il nostro cognome: rimarrai stupito da dove deriva il tuo, incredibile!

Non tutti ne sono a conoscenza ma i cognomi sono nati per la necessità di distinguere  le persone tra loro e di censire la popolazione. I cognomi italiani ovviamente non fanno eccezione. Ti sei mai chiesto da dove deriva il tuo cognome? Rimarrai particolarmente stupito nel scoprire qualche dettaglio in più.

Cognomi derivano
Da dove derivano alcuni cognomi? – liquida.it

Un primo registro riguardanti i cognomi risultava esistere già in epoca romana. I cittadini, infatti, venivano segnati con un praenomen (ad esempio Caio, un nome personale) e con l’indicazione del gens (cioè della famiglia di provenienza, “Giulia” per esempio).

Quando questi due nomi non furono più sufficienti per distinguere le persone tra loro, perché gli omonimi erano diventati troppi, si aggiunse un cognomen, cioè un soprannome.

L’uso del cognome fu reso obbligatorio in Italia nel 1564, quando il Concilio di Trento stabilì che i parroci dovessero tenere un registro con nome e cognome di tutti i bambini battezzati.

Vi siete mai chiesti da dove deriva il vostro cognome e qual è il significato annesso?

Da dove deriva il tuo cognome e qual è il significato?

In molti si chiedono come mai alcuni cognomi dell’età romana non sono giunti fino ai nostri giorni; la risposta è semplice: dopo la caduta dell’impero i registi andarono persi e distrutti. Successivamente, nell’Europa del  X e l’XI secolo, gli abitanti aumentarono e si sentì sempre di più la necessità di avere un cognome.

I cognomi da dove derivano
Ecco da dove derivano alcuni cognomi- liquida.it

Tale cognome poteva derivare da una caratteristica fisica, da un soprannome (ad esempio Rossi, per via dei capelli Rossi), oppure dalla  zona di provenienza (come Leonardo: dal paese di Vinci, in Toscana), o , ancora, dal lavoro svolto (Tintori, Bovari). Un altro metodo poteva essere anche la patronimia ( il nome del padre: per esempio Iohannes filius Arnaldi diventerà Giovanni Arnaldi ).

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 Almeno il 75% dei cognomi esistenti sono comprensibili nel loro significato originario. Gli altri hanno subito qualche modifica dal punto di vista fonetico che ne ha stravolto il senso, oppure derivano da influenze straniere.

C’è di più: dallo studio linguistico del cognome, si potrebbe capire anche  il luogo d’origine della famiglia che lo porta. Uno stesso mestiere come, ad esempio, quello del fabbro, ha prodotto diversi cognomi: in Lombardia, Piemonte ed Emilia ” fabbro” è diventato Ferrari, Ferrario, Ferreri. In Toscana, è diventato Fabbri e Favero e in Campania e Lazio si è trasformato in Forgione.

Infine, un’altra categoria di cognomi molto diffusi deriva dal fatto che in Italia abbondavano gli orfanotrofi: Esposito, Trovato, Innocenti, sono quelli che venivano dati a quei bambini di origine ignota.

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