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Viaggiare per dormire, cos’è lo sleep tourism: ecco come funziona la nuova tendenza

È la tendenza del 2023. Tutto quello che c’è da sapere per capire se è la vacanza adatta per noi.

Quante volte abbiamo detto “dopo questa vacanza, mi ci vuole una vacanza”? Eh già, viaggiare è bello. Anzi, bellissimo. Ma, a volte, dai nostri viaggi torniamo ancor più stanchi rispetto a come eravamo prima di partire. Ma in questi giorni sta avendo grande successo una nuova tendenza: lo sleep tourism. Ecco come funziona.

Sleep tourism
La tendenza del 2023: lo sleep tourism foto: Ansa – liquida

Eh sì, le vacanze, a volte, non sono propriamente rilassanti e riposanti. Questo perché quando siamo in viaggio cerchiamo di impiegare il tempo nella maniera più intensa possibile. E, allora, ci svegliamo presto, ci prepariamo e usciamo. In estate, magari, ci buttiamo a peso morto in spiaggia. I più intellettuali, magari vanno in giro per musei.

E che dire, poi delle capatine, pranzo e a cena, al ristorante. E poi, la sera. Non vorrete di certo andare a dormire alle 22? Due salti in discoteca, con un drink in mano, sono un must. Insomma, tutto molto bello. Ma se questo è rilassarsi…

Oggi, invece, sta prendendo sempre più piede una nuova tendenza. Lo “sleep tourism”. Ma di cosa si tratta precisamente? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è lo sleep tourism?

Dopo i difficili anni di pandemia da Covid-19, in cui era impossibile e vietato viaggiare, adesso il turismo ha ripreso il proprio vigore. Per recuperare il tempo che la pandemia ci ha sottratto, ci facciamo tentare da viaggi lunghi, da mete esotiche. Ma anche da pratiche nuove, proprio come questa di cui vi parliamo oggi.

Viaggiare per dormire
Cos’è lo sleep tourism? Foto: Ansa – liquida

In tempi in cui la politica sembra voler vietare le lingue straniere, forse faremmo meglio a a chiamarlo “turismo del sonno”. Eh già, una vacanza rilassante e riposante. Ma nel vero senso della parola. Molti alberghi e molte strutture si stanno già attrezzando.

Sostanzialmente si viaggia alla ricerca di luoghi rilassanti, tranquilli, silenziosi, magari immersi nel verde. E lo si fa, sostanzialmente, per dormire. Non per visitare musei, non per fare baldoria. Ma sempre più persone, soprattutto chi lavora e chi è sempre connesso, si regalano una vacanza del genere. Le strutture ricettive si stanno attrezzando con percorsi rilassanti e insonorizzando le proprie camere. Ma anche con letti speciali e cuscini ergonomici. 

Non solo, anche con percorsi culinari molto leggeri e disintossicanti. Come ben sappiamo, la qualità del nostro sonno è data anche dalla nostra alimentazione, soprattutto serale. L’obiettivo è quello di recuperare il sonno che “il logorio della vita moderna” (cit.) ci sottrae. E voi, che ne pensate? Fareste e farete una vacanza del genere?

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