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Tendi a procrastinare i tuoi impegni? Allora potresti avere problemi di salute, ecco perché

Se tendi sempre a procrastinare allora potresti soffrire di alcuni problemi di salute da non sottovalutare. Ecco quali sono.

La procrastinazione è un problema diffusissimo in tutte le culture umane e si può dire che è stato riconosciuto dalla scienza stessa. La prima legge del moto di Newton, infatti, afferma che un corpo in stato di quiete rimarrà tale fino a quando non sarà costretto a fare diversamente. Non che sia una scusa, ma almeno puoi metterti il cuore in pace constatando che non sei il solo a seguire questa brutta abitudine.

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Procrastinare può portare allo sviluppo di problemi di salute. Ecco quali – liquida

Troppo spesso ci ritroviamo a procrastinare quando sappiamo che non dovremmo. Per esempio ci ritroviamo a dire: “Dovrei davvero lavorare”, senza però riuscire a smettere di scrollare la home page di Facebook o Instagram. La procrastinazione può anche andare oltre il lavoro, influenzando altre parti importanti della nostra vita.

Non far controllare quel dolore fisico irritante che ci affligge da tempo, ad esempio, potrebbe spianare la strada allo sviluppo di qualche malattia (tocchiamo ferro!). Anche evitare una conversazione difficile non fa che prolungare il conflitto, così come ritardare una decisione importante può compromettere in modo irreparabile il nostro futuro sia sentimentale che lavorativo. Oltre a tutto questo, la procrastinazione può anche portarti a sviluppare problemi di salute. Ma quali?

Se tendi a procrastinare potresti sviluppare questi problemi di salute

Alcuni studi hanno trovato un legame tra procrastinazione e cattive condizioni di salute. Questa tendenza è associata a livelli più elevati di stress, stili di vita non salutari e ritardi nel vedere un medico per problemi di salute.

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La procrastinazione è una cattiva abitudine! Ecco perché dovresti smettere – liquida

Si tratta, inoltre, di un circolo vizioso: più procrastiniamo, più siamo sommersi dallo stress. Più siamo stressati, più tendiamo a procrastinare. Insomma, si tratta di una vera e propria una ruota che è difficile da fermare.

Uno studio pubblicato su JAMA Network Open ha analizzato due campioni diversi di studenti: il primo gruppo era caratterizzato da alti livelli di procrastinazione, mentre il secondo era composto da studenti particolarmente ligi al dovere. I risultati della ricerca hanno mostrato che livelli più elevati di procrastinazione erano associati a sintomi leggermente più elevati di depressione, ansia e stress.

Gli studenti con livelli più elevati di procrastinazione avevano anche maggiori probabilità di segnalare dolori invalidanti alle spalle o alle braccia (o entrambi), una peggiore qualità del sonno, maggiore solitudine e maggiori difficoltà finanziarie.

Questa fastidiosa tendenza ha in realtà un significato evolutivo. Gli esseri umani sono programmati per considerare i bisogni del presente molto più fortemente dei bisogni del futuro, un fenomeno chiamato attualizzazione temporale. E questo ha perfettamente senso: il presente è proprio di fronte a noi, quindi naturalmente gli prestiamo più attenzione.

Ci sono però buone notizie per i procrastinatori abituali. Gli studi clinici hanno dimostrato che la terapia cognitivo comportamentale è efficace nel ridurre la procrastinazione. Il trattamento aiuta la persona a superare questa tendenza suddividendo gli obiettivi a lungo termine in obiettivi a breve termine. In questo modo si gestiscono le distrazioni rimanendo concentrati su ciascun compito da svolgere.

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