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Spid, è davvero finita: la comunicazione arriva a tutti gli italiani, cosa bisogna fare

Gli aggiornamenti sulla questione Spid, è davvero finita? Ecco cosa bisogna sapere e cosa fare. Tutte le informazioni utili.

L’attivazione dello Spid, ovvero Sistema Pubblico di Identità Digitale, necessario per accedere ai portali web e ai servizi online della Pubblica Amministrazione, ha creato non pochi problemi a tante persone che non hanno dimestichezza con le funzioni più evolute di computer e dispositivi mobili, smartphone e tablet, specialmente gli anziani.

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Spid, è davvero finita: la comunicazione arriva a tutti gli italiani, cosa bisogna fare (Liquida.it)

Alcuni hanno incontrato molte difficoltà ad attivare la propria identità digitale, ma anche ad utilizzarla, per via del sistema di autenticazione a due fattori. Tanto che qualcuno ne ha proposto addirittura l’abolizione. Una prospettiva quest’ultima che al momento non è all’orizzonte.

Sono state, tuttavia, introdotte delle modalità per agevolare i cittadini nell’uso dei servizi online che richiedono l’utilizzo dell’identità digitale. Queste modalità consistono nell’uso della Carta di identità elettronica (CIE) al posto dello Spid. Un impiego che era già previsto per numerosi servizi online della Pubblica Amministrazione ma che ora è stato ampliato e soprattutto semplificato. Ecco cosa bisogna sapere.

Caso Spid, è davvero finita? Le novità

Per andare incontro ai cittadini nell’accesso ai portali web e ai servizi online della PA, dallo scorso aprile il Ministero dell’Interno ha introdotto nuove funzionalità per l’impiego della Carta di identità elettronica (CIE) al posto dello Spid. Prima, infatti, per accedere ai servizi digitali con la Carta di identità elettronica era indispensabile l’autenticazione di terzo livello tramite lettore di Smart Card o con l’app CieID su smartphone con tecnologia NFC. Sistemi questi che permettono la lettura della carta di identità.

Grazie alle nuove funzioni introdotte dal Ministero dell’Interno, invece, i cittadini che hanno la Carta di identità elettronica possono attivare le credenziali di livello 1 e 2, seguendo la procedura indicata sul sito www.cartaidentita.interno.gov.it, e con queste credenziali accedere poi ai servizi online della PA.

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Attivare le credenziali sul sito della Carta di identità elettronica (Liquida.it)

Il livello 1 di autenticazione richiede username e password. Mentre per il livello 2 occorrono username, password e un secondo fattore di autenticazione, il codice temporaneo OTP o la scansione QR code.

Per attivare le credenziali sul sito della Carta di identità elettronica (CIE) occorre seguire la procedura online, cliccando dalla home page “Attiva le tue credenziali” e poi scegliendo tra due modalità: selezionare “Entra con CIE” ed effettuare un accesso di livello 3 oppure inserire i dati del proprio codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre della prima metà del codice PUK (presenti sulla ricevuta rilasciata alla consegna della carta). Una volta scelta la modalità si prosegue con la procedura di attivazione.

Nella continuazione della procedura, sarà chiesto all’utente di scegliere un username e una password, per il primo livello di autenticazione, e poi scegliere tra utilizzo della app CieID o ricezione di un codice OTP via sms per l’accesso ai servizi online, come secondo livello di autenticazione. Una volta configurate, queste credenziali potranno essere utilizzate per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione senza bisogno dello Spid.

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