Negli ultimi anni l’uso della borraccia si é diffuso notevolmente, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle bottigliette di plastica dell’acqua. Ma attenzione a non trascurarla.
E’ diventata un’abitudine virtuosa per molti di noi, sostituendo il consumo di milioni di bottigliette di plastica ogni giorno e riducendo il loro impatto ambientale sull’ecosistema. Ed é assurta ad irrinunciabile compagna di viaggio e di spostamenti al pari del portafoglio, delle chiavi di casa, della macchina e (sì: anche lui) dello smartphone. Insomma, sempre più persone non possono uscire di casa senza averla con sé.
![Ecco come pulire al meglio la borraccia affinché non diventi un potente vettore di batteri](https://www.liquida.it/wp-content/uploads/2023/03/Borraccia-Igiene-Liquida.it-31-Marzo-2023.jpg)
Un tempo assai lontano, di cui si sono perse le tracce nella storia, si chiamava otre: veniva prodotto con pelle rovesciata di bue, capra o capretto e serviva allo stesso scopo di trasportare liquidi che ne fa la contemporaneità. È stato citato anche nei Vangeli ed ha attraversato i secoli, fino a quando nella seconda metà del XIX secolo l’otre venne fabbricato in legno e poi, a partire dal 1912, in alluminio.
Il suo nome attuale deriva dal termine spagnolo “borracha”, che significa “fiasco di cuoio”, affibbiato allo strumento a partire dal XVI secolo quando proprio il cuoio divenne uno dei materiali più utilizzato per contenere in prevalenza acqua, vino e latte in porzioni contenute, da portare con sé durante gli spostamenti di luogo in luogo. E l’evoluzione della borraccia é continuata imperterrita fino ad oggi, divenendo talvolta un “gadget” addirittura di moda.
I tipi di borracce contemporanee e come igienizzarle al meglio
Oggi troviamo borracce di tutti i tipi: possono essere prodotte con il vetro, l’acciaio, l’alluminio, il cuoio e la plastica. Hanno forme e colori diversi e, vista la loro crescente popolarità, alcuni produttori si sono nel tempo sempre più sbizzarriti a renderle anche elementi “trendy” a corredo del vestiario.
![Ecco come pulire al meglio la borraccia affinché non contenga batteri e germi](https://www.liquida.it/wp-content/uploads/2023/03/Borraccia-Batteri-Igiene-Liquida.it-31-Marzo-2023.jpg)
Ciascun materiale ha caratteristiche di resa specifiche, riferite anche al livello di igiene e di salubrità. E’ importante tenere a mente che la borraccia può effettivamente diventare un potente vettore di germi e di batteri: in particolare, a causa della saliva, che ne trasferisce in gran quantità, misurata addirittura al doppio di quanti possono essere trovati nel lavello della cucina e finanche più di quelli che, ebbene sì, possono essere rilevati nella ciotola dell’acqua dei nostri animali a quattro zampe.
Per questo motivo un corretto utilizzo risulta essenziale per non rischiare infezioni da batteri nocivi come le pseudomonadaceae, che possono proliferare all’interno del contenitore se non igienizzato opportunamente e con frequenza. Ed ecco quindi di cosa premurarsi: laviamo la borraccia ogni giorno, meglio ancora se ad alte temperature, lasciandola poi asciugare con il tappo aperto; consideriamo che i migliori materiali in termini di igiene sono l’acciaio inox per uso alimentare ed il vetro; inoltre, se siamo soliti introdurre bevande differenti dall’acqua, ad esempio contenenti zuccheri ed una gran quantità di sali minerali, facciamo attenzione agli eventuali detriti e depositi che potrebbero giacere anche per lunghi periodi sul fondo.
Sono accortezze semplici e veloci, ma che riducono e, se compiute opportunamente, annullano completamente i peggiori rischi di contaminazione che potrebbero nuocere alla nostra salute.