Pulire il polpo può sembrare una sfida da veri professionisti della cucina. Chiunque ci abbia provato almeno una volta sa che non basta sciacquarlo velocemente sotto l’acqua.
Tra sacche, becco e pelle viscida, la preparazione richiede un po’ di pazienza e qualche gesto tecnico. Ma il bello è che, una volta imparati i passaggi, diventa un’operazione quasi automatica.

Vale la pena affrontare questa piccola fatica, perché il polpo è uno degli alimenti più ricchi di benefici. È una fonte eccellente di proteine magre, perfetto per chi vuole un piatto nutriente ma leggero. Contiene minerali come il potassio, che aiuta la regolazione della pressione sanguigna, e il fosforo, prezioso per ossa e denti. Non mancano nemmeno vitamine del gruppo B, utili per dare energia e mantenere in salute il sistema nervoso.
Dal punto di vista gastronomico, il polpo è un ingrediente estremamente versatile: protagonista nelle insalate di mare, delizioso alla griglia, protagonista di sughi saporiti o di piatti tipici come il “polpo alla gallega”. Ha un sapore delicato, capace di esaltarsi con pochi ingredienti: olio extravergine, prezzemolo, limone. E quando è cotto a puntino, con quella consistenza tenera ma compatta, diventa un piacere irresistibile per il palato.
Tuttavia, se non viene pulito bene, il rischio è di rovinare la preparazione già in partenza. Resti di sabbia o parti non commestibili possono compromettere gusto e consistenza. Ecco perché conoscere i trucchi giusti fa la differenza: non solo per ottenere un piatto più buono, ma anche per lavorare in cucina in modo sicuro e veloce.
Come pulire il polpo: i passaggi fondamentali
Per iniziare a pulire il polpo, serve un coltello affilato e un tagliere ampio. Se il polpo è fresco, il primo passo è sciacquarlo abbondantemente sotto acqua fredda per eliminare eventuali residui esterni.

Ecco i passaggi principali:
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Rimuovere il becco: si trova al centro dei tentacoli, in basso rispetto alla testa. Basta capovolgere il polpo e spingere verso l’esterno: verrà via facilmente.
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Svuotare la sacca: incidere leggermente la parte superiore della testa e togliere le interiora. È la fase che richiede più attenzione, perché bisogna evitare di rompere eventuali residui che potrebbero sporcare la carne.
Pulire gli occhi: si trovano ai lati della testa; vanno eliminati facendo un taglio netto tutto intorno.
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Lavare bene: passare ancora il polpo sotto l’acqua, strofinando delicatamente i tentacoli per rimuovere ogni traccia di sabbia, soprattutto nelle ventose.
Se il polpo è congelato, parte del lavoro è già facilitata: la congelazione rompe parte delle fibre, rendendo la carne più tenera e spesso già pulita. In ogni caso, un lavaggio accurato è sempre consigliato.
Un piccolo segreto da chef? Dopo la pulizia, lasciare il polpo in acqua e ghiaccio per una decina di minuti. In questo modo le fibre si rassodano leggermente e la cottura sarà più uniforme.
Pulirlo può sembrare un’arte, ma con questi passaggi diventa un gesto semplice, quasi rilassante. E una volta che avrai preso la mano, forse ti chiederai: “Ma come facevo prima senza saperlo?”.