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Riforma fiscale, addio ai bonus? Tutto quello che dovete sapere

La riforma fiscale andrà a ridurre di molto i bonus previsti, questo avrà dirette conseguenze per le famiglie italiane che dovranno fare i conti con gli aumenti e con la carenza di sostegni finanziari.

Un momento che non brilla sicuramente e che avrà conseguenze economiche dirette per tutti, sicuramente sono due i fattori principali: da un lato gli aumenti esponenziali che nei prossimi mesi non sono destinati a uno stop e dall’altra la riforma fiscale con le riduzioni.

Bonus addio
Taglio bonus, la decisione del governo (liquida.it)

Ormai manca poco, presto il Consiglio dei ministri dovrà procedere e quindi ufficializzare anche quelli che saranno i tagli effettivi. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio per quanto riguarda i bonus.

Riforma fiscale: addio ai bonus economici

Il governo sta lavorando essenzialmente su due fronti, da un lato ridurre le aliquote Irpef dall’altra il cambiamento di bonus e agevolazioni fiscali. Le aliquote potrebbero passare da quattro a tre, quindi ci sarebbero delle novità importanti per gli stipendi. Con la delega fiscale poi ci sarebbe anche la flat tax per tutti, con una riforma anche per l’Iva, l’Ires, l’Irap e anche la revisione delle tax espenditures.

Bonus
Taglio bonus economici, cosa accadrà (liquida.it)

Sul fronte delle agevolazioni e quindi dei bonus previsti la questione è che potrebbe cambiare tutto, con molte riduzioni di importi ma anche proprio di sistemi disponibili a cui aderire. Quindi alcuni di questi saranno cancellati. La decisione è di operare con dei tagli netti per poter rientrare degli importi quindi alcuni bonus verranno proprio eliminati, altri ridotti. Non sarà tutto nero, anche se al momento potrebbe sembrare così, un esempio sono le spese legate alla sanità e alla scuola, con la detrazione del 19%. Sicuramente invece il colpo maggiore riguarderà i bonus per la casa, questi sono quelli che subiranno la situazione più gravosa.

Aliquote Irpef, cosa cambia

L’idea del governo è anche operare una detrazione forfettaria sul reddito quindi per i dipendenti, coloro che guadagneranno di meno avranno uno sconto maggiore sulle tasse. La riforma delle aliquote si sviluppa su tre fronti, da un lato un’aliquota al 27 o 28% per redditi tra 15 mila e 50 mila euro, un’altra al 23% per redditi fino a 28 mila euro, un’altra con 33% per redditi fino a 50 mila euro. Coloro che hanno un reddito tra i 15 mila e i 28 mila euro saranno praticamente penalizzati perché andranno a pagare di più.

Un’altra ipotesi invece permetterebbe a tutti di pagare meno tasse, con detrazioni maggiori da applicare direttamente sullo stipendio e quindi con un aiuto sostanziale per tutti.

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