Lavorare come commesso parlamentare: un sogno per tanti italiani. Ma realizzarlo appare un vero percorso a ostacoli.
Chi ha lavorato come usciere o come addetto in qualche portineria sa bene che, oltre a non godere precisamente della considerazione in cui era tenuta una divinità come Giano, il custode delle porte nell’antica Roma (una specie di portiere celeste), anche gli stipendi non sono proprio da urlo.
Con una significativa eccezione però: quella del commesso parlamentare che ogni mese si porta a casa la bellezza di 10 mila euro di stipendio per lavorare nel palazzo di Montecitorio. Insomma, non proprio un “usciere” come tutti gli altri.
Come è facile immaginare, non è facile diventare commesso parlamentare. Naturalmente per poter sperare di accedere occorre superare un concorso pubblico. Peccato che il bando sia una rarità quanto lo stipendio percepito, dato che l’ultimo risale all’ormai lontano 2000.
Commesso in Parlamento: requisiti e prove da superare
Guardando all’ultimo concorso, risalente come detto a diversi anni fa, scopriamo quali siano i requisiti da soddisfare per concorrere all’ambito posto di commesso parlamentare. Prima di tutto l’età, che deve essere compresa tra i 18 e i 30 anni (ancora non compiuti). Ovviamente serve anche essere in possesso dell’idoneità psico-fisica per la mansione che si andrà a svolgere. Eventuali titoli di studio contribuiscono ad accumulare punteggio in graduatoria.
Oltre ai requisiti, chiaramente, ci sono anche una serie di prove da superare. Tra queste una dura prova preliminare composta da 80 quesiti attitudinali a risposta multipla (1 punto per ogni risposta corretta, -0,3 punti per la risposta sbagliata e -0,2 per quella omessa). Per essere ammessi alla graduatoria – e accedere eventualmente alle prove successive – bisogna superare almeno 48 punti. Il punteggio della prova preselettiva però non viene conteggiato in quello finale.
Prove scritte e pratiche
Una volta superata la prima scrematura della prova preliminare i candidati al posto di commesso parlamentare sono attesi da due prove scritte. Per completare la prima prova (componimento di cultura generale) avranno a disposizione 3 ore di tempo. Una commissione la valuterà assegnando un punteggio da 0 a 30. La seconda prova invece prevede 60 domande, 20 delle quali sugli organi costituzionali dello Stato e 40 sul codice della strada, meccanica degli autoveicoli e dei motoveicoli. Per accedere alla prova successiva bisogna totalizzare almeno 57 punti nelle due prove (almeno 18 nella prima e minimo 36 nella seconda).
Dopodiché ci sarà una visita medica per verificare l’idoneità psico fisica del candidato. Gli aspiranti commessi hanno la possibilità di accedere ai servizi automobilistici o ai servizi motociclistici. In un caso come nell’altro dovranno superare una prova pratica alla guida di un autoveicolo o di un motoveicolo (di almeno 150 cc), con un punteggio massimo di 60 punti e un minimo di 42.
Prove orali
Infine ci saranno le prove finali: prove orali per testare la cultura generale dei candidati, la loro conoscenza degli organi costituzionali, del codice della strada e della meccanica dei motori. Ogni prova assegnerà massimo 10 punti e solo chi ne totalizzerà almeno 21 potrà entrare in graduatoria (a patto che ne ottengano almeno 6 in ognuna delle prove indicate).