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Pesticidi nelle patatine surgelate: la lista dei marchi fa tremare gli acquirenti. Uno è tra i più acquistati

Controlli e test sulle patatine fritte congelate, quelle che vendono al supermercato in busta, hanno evidenziato la presenza di pesticidi all’interno anche di marchi molto famosi.

Sono state analizzate ben 12 differenti marche di patatine, tra cui i colossi del settore, non solo sono emerse contaminazioni con presenza di pesticidi in più di un prodotto ma anche problemi di cottura.

patatine
patatine supermercato con pesticidi, attenzione (liquida.it)

Si parla di un pericolo vero e proprio per la salute a causa della presenza di una sostanza che può essere pericolosa per l’organismo.

Pesticidi nelle patatine: i marchi coinvolti

In molte confezioni di patatine sono state rinvenute tracce di acrilammide o pesticidi, prodotti che sono rischiosi per gli esseri umani. Questi sono alimenti che tendenzialmente vengono consumati dai bambini e la cosa diventa quindi ancor più preoccupante.

patatine fritte
marchi di patatine pericolose (liquida.it)

Il Salvagente ha condotto vari test su numerosi brand, come fa abitualmente in vari casi quindi per ogni tipo di alimento. Sono state analizzate marche famose e meno. Nelle patatine della Conad è presente il tasso più alto di acrilammide, 473 grammi per chilo (il limite massimo dell’EFSA è 500 grammi quindi possono essere vendute ma comunque si parla di un valore ai limiti del possibile).

Sono risultati positivi a pesticidi e fitofarmaci le Patatine Coop e le Patatine MD, pur essendo i valori sotto i limiti imposti dalla legge. Nelle Patatine Carrefour invece sono stati rilevati ingredienti non dichiarati come estratto di lievito, destrosio, agenti lievitati (difosfati e carbonato di sodio). Nelle Patatine Esselunga ed MD era presente destrosio, uno zucchero che viene impiegato per mantenere la forma delle patatine. Il difetto di cottura è stato identificato per Pam – Patate da forno, Todis – Bontà dell’orto, Lidl – Harvest basket e Pat Bon di Findus.

Attenzione ai prodotti: leggere l’etichetta

Seguendo le modalità indicate infatti le patatine risultano ancora crude quindi le indicazioni sono ingannevoli e i tempi e le modalità di cottura non sono riportate in modo adeguato. Complessivamente se per i pesticidi e i fitofarmaci la tossicità è parziale per l’acrilammide il pericolo è elevato perché questo diventa potenzialmente cancerogeno. L’EFSA fino al 2018 imponeva una soglia di 600 grammi per chilo di prodotto, questa poi è scesa a 500 grammi ma comunque è pericoloso. Il composto muta facilmente e può danneggiare il sistema nervoso e l’apparato riproduttivo.

Per evitare che questo accada bisogna cuocere i prodotti ad un massimo di 120 gradi perché a temperatura controllata se ne evita lo sviluppo. Resta comunque il fatto che quasi tutti i prodotti controllati non sono stati all’altezza e che pur rispettando i valori di commercializzazione non si possono certo definire sani o sicuri. La cosa migliore è comprare prodotti freschi o comunque congelati, leggendo sempre l’etichetta e prediligendo confezioni dove il numero di ingredienti sia veramente basso.

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