Microsoft è nei guai, dopo le dovute analisi arrivano dei grossi cambiamenti: ecco gli ultimi aggiornamenti, sono impensabili!
Sembra un’assurdità, ma anche la Microsoft può essere nei guai, e quelli che sta vivendo in questo momento non sono affatto uno scherzo. Il colosso elettronico è tra i più potenti al mondo, ma è ormai una certezza: le restrizioni che l’hanno colpito, sono una grossa botta in declino per lo sviluppo dell’azienda! Ecco cos’è accaduto, bisogna partire dall’avvenimento che ha scaturito tutto.
Dal lontano 1975 Bill Gates e Paul Allen hanno fondato il colosso della Microsoft: l’azienda statunitense che produce sistemi informatici è tra le più importanti al mondo, non solo per fatturato ma anche per capitalizzazione azionaria. Basta riportare che nel 2022 si è arrivati ad una somma di 2288 miliardi di dollari annui!
Oltre i sistemi operativi Windows si parla anche di Browser internet explorer e Edge, Microsoft Office ed in ambito di hardware non si può non menzionare l’Xbox e Surface. L’aspetto più sconvolgente, è anche anche questa potente azienda può essere placata, complice un affare non portato a termine.
Cos’è successo alla Microsoft per essere nei guai? C’entra l’ente antitrust Britannico che ha placato un importante rapporto d’affari. La forza d’acquisizione è stata bloccata, e con essa anche quella di un altro importantissimo colosso del mondo videoludico. Stiamo parlando di digitale e videogame. Tutto è fermo, tranne le restrizioni che sono ancora in corso!
Microsoft e Activision Blizzard hanno visto bloccata la loro forza di acquisizione da parte del CMA, cioè il suddetto ente Antitrust. Il 26 aprile è la data che ha sancito la decisione ed ha posto i due colossi in una situazione di stallo.
Appunto, si tratta di un no secco alla conclusione del loro affare, quello che avrebbe dato alla luce ad un nuovo avvicinamento tra il mondo dell’Xbox e quello che dà la patria a Call of Duty.
Cala il loro potere di acquisizione e con esso anche la possibilità di fare investimenti. Infatti, è proprio questo il tassello dolente che crea non pochi problemi. Non possono effettuarne per avvantaggiare una loro possibile collaborazione. L’antitrust parla chiaramente, non è permesso procedere ad alimentare il loro potere di acquisizione.
La situazione però non è destinata a terminare qui. Perché già ci sono nuove mosse da parte dei diretti interessati. Dal momento in cui le due case informatiche hanno già fatto ricorso a questa decisione. Il loro obiettivo è espandersi ed accrescere il mercato di acquisizione. Di certo, ci sono tempi ancora fin troppo lunghi, non si può definire come andrà a finire, né tantomeno quando date le circostanze.
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