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Mele è allarme pesticidi: cosa sta succedendo e come difendere la salute della famiglia

Se amate le mele e ne mangiate una al giorno come suggerisce il famoso detto, ecco come potete difendervi dai pesticidi.

Una mela al giorno leva il medico di torno” cita un famoso detto, che usa le mele come esempio di una dieta ricca, sana e varia ma soprattutto che non escluda mai la frutta e la verdura, pilastri di un corpo sano ed agile. Se anche tu ami le mele e ne mangi almeno una al giorno, alla fine dei pasti o negli spuntini di metà mattina e di metà pomeriggio, ecco cosa devi sapere: c’entrano i pesticidi.

Mele, è allarme pesticidi
Mele, è allarme pesticidi: ecco cosa sapere (liquida.it)

I pesticidi sono prodotti chimici usati in agricoltura per allontanare e debellare insetti, acari, topi e organismi animali nocivi alla crescita dei prodotti naturali, così come per debellare eventuali infezioni fungine. Adoperati nell’agricoltura tradizionale, hanno quindi come finalità quella di mantenere in buona salute le colture. Per evitare di ingerirli quando si mangiano i frutti di queste coltivazioni, però, è importante lavare bene tutti i prodotti naturali come frutta e verdura, ma non basta: ecco come si può tutelare la propria salute.

Come eliminare le tracce di pesticidi dalle mele

Per quanto tutti i prodotti usati siano sicuri per la salute, soprattutto se adoperati nell’industria alimentare e quindi a stretto contatto con ciò che poi finisce in tavola, ci sono comunque dei modi utili a rimuovere tutte le tracce di pesticida dai frutti. In particolar modo, per quanto riguarda le mele sembra che immergere questi frutti in una soluzione di bicarbonato sia la strada migliore: questo è quanto sostengono i ricercatori dell’Università del Massachussetts di Amherst.

Mele, è allarme pesticidi
Mele, è allarme pesticidi: ecco cosa sapere (liquida.it)

Per la ricerca pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, le mele trattate sono state trattate con alte concentrazioni di due pesticidi molto comuni e successivamente sono state sottoposte a tre trattamenti “depurativi”: lavate sotto l’acqua corrente, lavate con una soluzione all’1% di bicarbonato o lavate con una soluzione di candeggina. Successivamente, i ricercatori hanno verificato i livelli di quei due pesticidi sulla buccia.

I risultati hanno dimostrato che il bicarbonato ha impiegato 12 minuti per rimuovere completamente ogni traccia di pesticida dalla buccia, sia per quanto riguarda il tiobendazolo che il phosmed. Di fatto, però, entrambi erano penetrati nella buccia in diverse percentuali (20% il primo, 4.4%) il secondo, per cui se volete consumare mele che siano sicuramente del tutto prive di pesticidi è meglio che optiate per il biologico.

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