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Luca Zingaretti, come ha ottenuto il ruolo del commissario Montalbano, è tutto vero: “Ho fatto sei mesi di…”

Luca Zingaretti e il ruolo sognato. Un racconto di vita, dove magnifici incontri hanno tracciato la strada verso il grande successo.

Nella vita di ciascuno di noi vi sono momenti, luoghi, persone che hanno avuto un ruolo fondamentale, vuoi in ambito sentimentale o in quello professionale o, e non è affatto raro, in entrambi.

Luca Zingaretti e il ruolo sognato
Luca Zingaretti (Foto ANSA – liquida.it)

Anche nella vita di Luca Zingaretti gli incontri sono stati importanti. A cominciare da quando, ventenne e terminato l’obbligo della leva, si è trovato di fronte a un un bivio per rispondere alla domanda dalle cento pistole: cosa farò a grande? Due le strade percorribili, una proseguire la carriera di calciatore semiprofessionista e tentare il grande salto oppure farsi abbracciare dall’arte della recitazione e diventare attore. La scelta è arrivata grazie ad una bella ragazza, la sua fidanzata al tempo del liceo, cha l’ha quasi obbligato a scegliere la seconda opzione. Benedetta.

La persona giusta, il consiglio giusto ed è così partita la sua avventura. Una carriera costellata da grandi successi, figli di grandi interpretazioni di “enormi” personaggi, si pensi soltanto a Giorgio Perlasca o al giudice Paolo Borsellino. Ma se si pensa a Luca Zingaretti non lo si può che immaginare nella “sua” Vigata, nel suo ufficio, all’interno della stazione di Polizia, oppure immerso nelle splendide acque del mare di Sicilia, per una rilassante nuotata proprio di fronte il suo iconico villino. La residenza del Commissario Salvo Montalbano.

Luca Zingaretti e il ruolo sognato

Dopo l’illuminante consiglio della ragazza che gli ha fatto imboccare la strada della recitazione, per Luca Zingaretti è arrivato “l’incontro” che ha cambiato la sua vita.

Luca Zingaretti e il ruolo sognato
Luca Zingaretti (Foto ANSA – liquida.it)

Andrea Camilleri è stato un maestro di vita, anzi un professore, si potrebbe dire, per il grande attore romano. Infatti il grande scrittore di Porto Empedocle ha insegnato alla prestigiosa Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico ed è lì che si sono conosciuti. Il destino ha iniziato a tessere la sua tela. Luca Zingaretti ha iniziato così a divorare i libri del maestro siciliano e: “Quando ho saputo che lo portavano in tv mi sono detto che quel ruolo doveva essere mio. Per fare Montalbano ho fatto sei mesi di provini: quando alla fine hanno scelto me per interpretarlo ho chiamato Camilleri. Ero felicissimo“, questo il ricordo di Luca Zingaretti, come riportato da romatoday.it.

Il resto è storia, storia della nostra televisione. Vent’anni che hanno raccontato un successo straordinario che ha, perlomeno, due padri. Il primo non può che essere il papà del commissario Montalbano, ovvero Andrea Camilleri, ma Luca Zingaretti ha sempre tenuto a ricordare la figura del regista Alberto Sironi, troppo spesso sottovalutata: “Non sempre gli è stato riconosciuto il giusto merito. Con lui sono stati 20 anni tra litigi, complicità e forza“. Nel 2008 Luca Zingaretti ha detto stop al commissario Montalbano. Ha voluto mettere un punto per non tirare troppo la corda del successo. Ma quel ruolo, quei luoghi, quello straordinario gruppo di lavoro gli hanno fatto cambiare idea. Accadrà anche questa volta?

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