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Gli aumenti del gas sono giustificati? Ecco quanto ha guadagnato l’operatore storico in Italia

Moltissimi italiani si sono ritrovati con la bolletta del gas di gennaio febbraio aumentata più del doppio rispetto a quella del bimestre precedente. Cosa è successo

L’entrata al così detto mercato libero ha fatto in modo che le aziende fornitrici di servizi come Enel, Eni e compagnia bella, potessero modificare liberamente il prezzo di mercato, ma solo ad alcune condizioni. Innanzitutto la modifica deve essere assolutamente comunicata con un preavviso di tre mesi all’utente, il quale entro tale periodo, sarà ovviamente libero di passare ad altro gestore più conveniente.

bollette enel raddoppiate
Cose è accaduto con l’ingresso al mercato libero dell’energia- Liquida.it

Fin qui tutto chiaro, se non fosse che nel periodo di emergenza Covid il governo aveva stabilito che le aziende che forniscono energia, di qualsiasi tipo, non potessero modificare i contratti o meglio il prezzo, fino a scadenza degli stessi. Ovviamente tale piccolo particolare non è stato rispettato e a milioni di Italiani è stato comunicato un aumento di tariffe, che ha lasciato un po’ tutti sgomenti.

Perchè i gestori di energia non sono stati chiari e la sanzione dell’Europa

Tantissimi utenti ovviamente, non hanno dato particolarmente peso al cambiamento di tariffe, convinti del fatto che tutto derivasse dalla guerra, dall’aumento dei prezzi generale, ma soprattutto non avendo la benché minima cognizione di quanto effettivamente avrebbero pagato in confronto a quel che già pagavano in passato. Dunque molti non hanno cambiato compagnia, anche per una mancanza di capacità di analizzare nel modo corretto il contratto già in essere e dimenticando completamente il divieto del governo.

disperazione per le bollette
Liquida.it – Milioni di Italiani hanno visto la bolletta ENEL più che raddoppiata

Gente onesta insomma, a cui se dicono di pagare le tasse, le pagano. In conseguenza di tale situazione, Enel così come altre compagnie, hanno visto lievitare esponenzialmente i loro introiti e ad occhio e croce si stima che la suddetta azienda abbia così incassato la bellezza di almeno un miliardo di euro in più.

La pratica è stata considerata scorretta, non soltanto dagli utenti che ormai non potevano fare molto in merito, ma dalla stessa Antitrust che ha comminato la pena massima per tale comportamento ad Enel, di ben 10 milioni di euro. Da qui due notizie poco positive: una è che al momento l’azienda ha fatto ricorso al Tar e dunque non è detto che dovrà pagare, ma soprattutto, a fronte del milione di euro in più ottenuti da questa manovra, è ben poca cosa rispetto al danno arrecato alle famiglie.

Esiste anche un piccolo risvolto positivo della storia, ovvero vi è la possibilità di chiedere un rimborso facendo reclamo alla società di energia elettrica, per avere indietro l’eccedente pagato per un nuovo contratto unilaterale che non si poteva stipulare. Dovrà seguire risposta scritta dell’azienda entro 30 gg.

Non è molto, specie perchè ci saranno tante persone che per qualsiasi motivo non avranno tempo e competenza per attivarsi in questo senso. Ancora una volta è l’utente a doverci rimettere.

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