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Gatti neri: non è assolutamente vero che portano sfortuna, se li sogni o ti attraversano la strada cambi vita

Quante volte hai pensato che i gatti neri possano portare sfortuna? Dicerie davvero inutili! La verità è tutt’altra: scoprila qui.

L’Italia è un Paese molto superstizioso. Le credenze che ci sono in esse sono davvero numerose e guai a sottovalutarle! C’è chi crede che non bisogni mettere il cappello sul letto o chi si dispera se cade un goccio di olio a terra, chi ancora non vuole passare sotto una scala e chi non tocca specchi per paura di romperli e ricevere 7 anni di ‘disgrazia’.

gatti neri sfiga
Gatti neri e superstizioni (Liquida.it)

Ma sicuramente tra le più conosciute vi è quella dei gatti neri. Quanti di voi, quando questo piccolo animaletto vi passa dinanzi, si grattano o fanno riti scaramantici? Sicuramente tantissime persone tendono a cambiare strada quando lo vedono evitando così che la iella li possa accompagnare per l’intera settimana. Questa però, ahimè per gli scaramantici, è solo una grandissima stupidaggine! I gatti neri non portano sfortuna, al contrario: se li incontrate vi svolteranno la giornata.

I gatti neri non portano sfortuna: ecco tutto quello che devi sapere su questa credenza

Se è vero che i gatti neri non portano iella, come mai si pensa il contrario? Da dove deriva questa credenza? Ebbene, ha un’origine molto antica: nasce più o meno nel Medioevo. In realtà nasce a ‘causa’ dei commercianti; quest’ultimi tendevano a viaggiare moltissimo, soprattutto di notte, per le strade di campagna, con le carrozze con i cavalli. Si sa che gli occhi dei gatti, soprattutto di notte, tendono a diventare luminosi come fari e possono inquietare chiunque li guardi; questo accadeva ai cavalli che, nel momento in cui li notavano, si spaventavano e si agitavano, facendo cadere il cocchiere o correndo all’impazzata. Da questo i commercianti hanno ben pensato che i gatti neri portassero sfiga.

Vi è poi anche un’altra credenza simile, che invece riguarda la Chiesa. All’epoca vi erano le cosiddette ‘streghe’ che venivano arse vive dalla Chiesa; queste erano sempre accompagnate da un gatto nero, che avevano come amico (non dimentichiamo “Sabrina la strega” e il suo Salem). Era visto come simbolo del male e di conseguenza portava sfiga.

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I gatti neri non portano sfiga (Liquida.it)

La verità però è un’altra: i gatti neri non portano sfiga, ma prosperità e tantissima fortuna! Erano già venerati nell’antico Egitto e nell’antica Roma e continuano ad essere venerati in paesi come il Brasile e in Germania. Infatti se un gatto ti attraversa la strada, secondo i brasiliani potrai avere una giornata fortunata; mentre secondo i tedeschi porta bene vederlo camminare verso di te: solo fortuna nella tua vita.

Insomma, abbandoniamo queste dicerie e accarezziamo un gatto nero quando lo vediamo, sicuramente ci rallegrerà la giornata!

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