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Fiorello, la dura lotta contro il male: il conduttore sconvolge tutto il suo pubblico

Probabilmente lo showman più famoso d’Italia, il suo racconto è davvero sconcertante e inquietante

Difficile anche solo trovare una foto in cui non è sorridente, mettendoci di buon umore. Questo non significa, comunque, che nella vita di Rosario Fiorello sia stato tutto semplice. E che non vi sia stata sofferenza. Ecco come è risalito dall’abisso.

Fiorello, cocaina
Rosario Fiorello: così è risalito dal baratro foto: dal web – liquida

E’ sicuramente lo showman più famoso e apprezzato d’Italia. Come è noto, prima di diventare famosissimo, Fiorello fa una lunga gavetta, si fa notare come animatore nei villaggi turistici. Maurizio Costanzo, recentemente scomparso, lo definì addirittura più talentuoso di Walter Chiari.

La sua prima trasmissione di successo è “Karaoke”, dove girava le piazze d’Italia facendoci cantare, ballare e divertire. Come dimenticare la sua celeberrima coda di cavallo? Erano gli anni ’90.

Nel tempo, tantissime trasmissioni di grandissimo successo in televisione. E, da quando Amadeus è direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo, anche la kermesse canora è diventata casa sua. Ma non ha mai smesso di amare la radio, esilaranti le sue trasmissioni su Radio 2.

Rosario Fiorello, la risalita dall’abisso

Un profilo di così grande successo farebbe pensare a una vita piena di felicità. E’ sicuramente così. Ma in passato, per Fiorello, non sono mancati i momenti difficili. Momenti che si inquadrano con il periodo in cui il conduttore di origini catanesi diventa celebre.

Rosario Fiorello
Rosario Fiorello, oggi il più grande showman italiano foto: Ansa – liquida

Nel periodo di “Karaoke”, infatti, Fiorello ha diverse relazioni con donne famose e bellissime. La vita gli sorride, ma, insieme al successo, arrivano anche gli eccessi. Il tunnel della cocaina, in particolare. E’ stato lo stesso showman ha raccontare la propria battaglia. “La cocaina è il diavolo, ti convince di essere il più forte” ha detto.

Un baratro da cui non è stato facile risalire, ma Fiorello ce l’ha fatta. E oggi, superati i 60 anni può guardare a quel periodo anche con l’orgoglio di aver sconfitto questa piaga. Non da solo, comunque. In alcune interviste successive, Fiorello si è di fatto definito un pupazzo nelle mani della droga, in quel periodo. Ma, ricordando la propria lotta, Fiorello ha ringraziato più volte, sia l’attuale moglie, sia il padre, che lo hanno guidato, quasi scortato, nel percorso di fuoriuscita da un tunnel che rovina ogni giorno migliaia di vite e che ha rischiato di rovinare anche quella di Fiorello. Perché, lo sappiamo bene, nessuno si salva da solo.

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