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Emanuela Orlandi, la criminologa Bruzzone spiazza tutti: “La verità…”

Emanuela Orlandi, parla la criminologa Roberta Bruzzone e le sue parole lasciano spazio a profonde, ed amarissime, riflessioni.

Il prossimo 22 giugno saranno quarant’anni. Quarant’anni da una delle pagine più nere della storia repubblicana. Uno di quei misteri inenarrabili che hanno provocato dolori indicibili: la scomparsa di Emanuela Orlandi, 22 giugno 1983. Un articolo della nota criminologa Roberta Bruzzone ci illumina su questo inquietante caso.

Emanuela Orlandi parla la criminologa Bruzzone
Roberta Bruzzone (Foto ANSA – liquida.it)

Come per alcune stragi terroristiche o mafiose, anche in questa vicenda rigurgitano depistaggi e false testimonianze. Dopo quarant’anni forse si apre una finestra e questo grazie all’intervento diretto di Papa Francesco. Da quarant’anni, quasi un’intera vita, Pietro Orlandi si sta battendo per conoscere la verità “vera” riguardante sua sorella Emanuela. Per quarant’anni ha visto soltanto porte sbarrate e bocche, occhi, orecchie ben sigillate. Ora qualcosa si sta muovendo.

Un anno e mezzo fa Pietro Orlandi ha depositato un esposto-denuncia il cui contenuto si può, senza alcun dubbio definire, delicatissimo per le alte sfere del Vaticano. Soltanto ora la Santa Sede ha deciso di dare un seguito all’iniziativa di Pietro Orlandi. Ha inteso aprire un’inchiesta per tentare di dissolvere tutte le nerissime nubi che si sono addensate in Vaticano nell’arco di questi infiniti quattro decenni. Ora il fratello di Emanuela è entrato in Vaticano per essere ascoltato come persona informata sui fatti. Ma è possibile ipotizzare che venga portata alla luce una verità che potrebbe far collassare l’intera Santa Sede?

Emanuela Orlandi parla la criminologa Bruzzone

Dietro la scomparsa di Emanuela Orlandi si nascondono tanti e tali segreti che probabilmente non verranno mai portati alla luce, esattamente per le devastanti conseguenze che ne deriverebbero. Ma devastanti conseguenze per chi?

Emanuela Orlandi parla la criminologa Bruzzone
Pietro Orlandi -Emanuela Orlandi parla la criminologa Bruzzone (Foto ANSA – liquida.it)

Si pensi soltanto un attimo all’audio che è stato divulgato in cui si fa riferimento a Papa Giovanni Paolo II. In quell’audio di ipotizza che Emanuela Orlandi facesse parte di quelle frequentazioni e che, proprio per questo, sia stata uccisa, per eliminare ogni testimone della squallida vicenda. Si comprende bene su quale terreno si stia spingendo tale inchiesta ufficiale attivata dalle autorità vaticane e guidata dal Promotore di giustizia, Alessandro Diddi.  Sono passati decenni da quel misfatto, e tanti altri scandali a sfondo sessuale hanno colpito direttamente la Chiesa negli ultimi anni.

La pedofilia è entrata a piedi pari in Vaticano ma nonostante ciò, quello che potrebbe venir fuori dal caso-Orlandi fa tremare come mai prima d’ora. Proprio perché la scomparsa di Emanuela Orlandi, e la sua probabile morte, sono strettamente legati “agli appetiti sessuali, non solo inconfessabili, ma soprattutto imperdonabili” di un alto prelato, fa sì che la criminologa Roberta Bruzzone non riponga molta fiducia nell’inchiesta vaticana. Per la criminologa soltanto lo stato italiano, attraverso la commissione parlamentare di inchiesta che è stata da poco istituita in riferimento ai casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, un’altra ragazza di quindici anni scomparsa un mese prima di Emanuela, potrà fare piena luce sulla vicenda senza timore alcuno di toccare “l’intoccabile”.

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