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Come si legge una busta paga per non avere brutte sorprese

Pensate di essere in grado di leggere correttamente una busta paga? Ecco cosa serve sapere per evitare di incorrere in problemi.

Approcciarsi per la prima volta al mondo del lavoro, può essere traumatico per i ragazzi e le ragazze giovani, che non hanno bene idea di dove mettere le mani. C’è tanto a cui pensare, tanti dati a cui fare attenzione, tanto da ricevere e tanto versare. Potrebbe infatti sembrare superfluo ma saper leggere e decifrare correttamente le voci presenti sulla propria busta paga, è il primo passo da compiere per una gestione consapevole delle proprie finanze.

Cosa guardare sulla busta paga lliquida.it
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Si tratta di un argomento che interessa sicuramente i lavoratori dipendenti ma, data l’imprevedibilità del mercato del lavoro italiano, anche chi è un lavoratore autonomo magari dotato di partita iva, potrebbe ritrovare utili certe indicazioni, nel caso in cui si ritrovasse a cambiare tipologia di lavoro, ritrovandosi a essere un lavoratore subordinato che dovrà imparare a star attento a cosa viene scritto sulla busta paga.

Ecco come fare

Per chi non fosse ben informato, magari perché alla prima esperienza lavorativa, ricevere la busta paga è sicuramente il momento migliore del mese quanto quello e cui bisogna fare più attenzione. Sulla busta paga infatti, oltre al compenso che si andrà a ricevere per il lavoro svolto, saranno indicate varie altre voci a cui fare molta attenzione, come quelle relative a imposte e contributi versati mensilmente.

Dipendenti consapevoli liquida.it
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Diventa quindi molto importante sapere quali e quante sono le decurtazioni allo stipendio lordo, così da ottenere il netto corretto ed evitare di versare più del necessario. Esistono anche dei metodi per calcolare, in autonomia o aiutati da un commercialista, alcuni dati come le trattenute IRPEF e i contributi previdenziali. Nella busta paga inoltre, saranno indicati tutti i dettagli dei rapporti intercorrenti tra lavoratoredatore di lavoroStato ed Enti previdenziali come INPS o INAIL.

Se si è dipendenti pubblici comunque, la busta paga cartacea è ormai un lontano ricordo dato che, da diversi anni, la Pubblica Amministrazione ha scelto di intraprendere la strada del cedolino elettronico, il cedolino NoiPa, facile da consultare facilmente da casa, recandosi sul portale virtuale della Pubblica Amministrazione, così da avere sempre sotto controllo i propri pagamenti.

La ratio dietro all’erogazione della busta paga, oltre al semplice stipendio, è permettere al dipendente di verificare che il pagamento sia stato congruo e corretto, non solo per quanto riguarda l’ammontare e i versamenti effettuati agli enti previdenziali, ma anche per quanto concerne la data d’erogazione e tutti i vari parametri fissati sia nel contratto individuale che nel  Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL).

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