Ormai tutti sappiamo che l’olio extravergine d’oliva va tenuto lontano dalla luce e da fonti di calore per evitare che si deteriori. Ma non basta: ecco l’errore che può costarvi caro.
L’Olio Extra Vergine d’Oliva è uno degli alimenti più apprezzati e benefici della dieta mediterranea, e un orgoglio nazionale tutto italiano. Ma affinché mantenga tutte le sue proprietà nutrizionali e salutistiche, oltre che le qualità di colore, sapore e profumo, è fondamentale conservarlo in modo adeguato.
Per scoprire come riconoscere un prodotto di qualità e soprattutto conservarlo nel modo giusto in casa propria, al ristorante, ma anche sugli scaffali dei supermercati, Consumatori.it ha elaborato una preziosa guida Olio Extra vergine di Oliva. Ecco le regole da seguire.
Secondo gli esperti e gli addetti ai lavori, l’olio extravergine d’oliva andrebbe conservato lontano dalla luce, da fonti di calore e da correnti d’aria, avendo particolare cura di evitare sbalzi termici. Si tratta infatti di un prodotto molto delicato e che, a differenza del vino, non migliora con l’invecchiamento, quindi sarebbe meglio consumarlo il prima possibile.
Ecco la guida sintetica alla conservazione ottimale dell’olio EVO:
Ricordiamo infine che il termine preferibile per il consumo di extra vergine è di 12-18 mesi (a seconda della cultivar) ed è a questo che fa riferimento l’etichettatura in bottiglia. Secondo il Consiglio Oleicolo Internazionale, non si dovrebbero mai superare i 24 mesi.
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