Si ritorna in un periodo nero, per quanto riguarda le bollette. L’acqua sale di prezzo, l’estate sarà difficile: ecco cosa c’è da sapere
Siamo ormai abituati ai rincari, sebbene vorremmo tutti che finissero e che i prezzi delle materie prime tornassero stabili.
La pandemia del 2020, la guerra tra Russia e Ucraina del 2022 e la crisi climatica con la conseguente siccità hanno imposto notevoli sbalzi alle bollette. Per quanto riguarda quella dell’acqua, il cambiamento è palpabile e non si prevede nulla di buono.
Già l’estate scorsa, moltissimi comuni d’Italia avevano imposto rigide norme in merito al consumo dell’acqua durante i mesi estivi. Le piogge ormai scarsissime hanno causato carenze idriche importanti: di conseguenza, per riuscire ad averne il minimo possibile per le attività necessarie, l’imposizione di alcune norme si è resa necessaria. Le bollette dell’acqua, quindi, tornano a salire: ecco tutto.
La siccità dell’estate del 2022 sembra che caratterizzerà anche l’estate del 2023: già ad aprile, infatti, in alcuni comuni d’Italia sono state varate norme specifiche per contenerne gli sprechi. Rispetto al 2021, questa bolletta ha subito un aumento del 5.5% e questo rialzo ha colpito pressoché tutte le città italiane fatta eccezione per Forlì-Cesena, dove secondo l’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, i cittadini hanno goduto di un abbasso dello 0.6%.
Centrale nel sistema di diminuzione e rialzo della bolletta dell’acqua è la questione delle perdite, uno dei problemi principali della rete idrica. La quantità di acqua dispersa in rete è quantificabile in 157 litri al giorno per abitante: l’acqua persa nel 2020, per fare un esempio, avrebbe soddisfatto le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone, secondo l’Istat. Maggiore è la dispersione, maggiori sono i costi che i cittadini devono affrontare.
La città italiana dove si è visto un incremento maggiore è stata Bolzano che, tra il 2021 e il 2022, ha visto un aumento della bolletta dell’acqua del 26.3%. Segue Savona con il 25.5% e Trento con il 21% ma in classifica ci sono anche Catania, Messina, Pescara e Milano. La regione più cara in assoluto in questi termini è la Toscana mentre il Molise vince il premio di regione con le bollette dell’acqua più basse. La regione con la maggiore dispersione di acqua è la Basilicata, dove si conta il 62% delle risorse sprecate, ma la città peggiore in questo senso è Latina, dove la dispersione tocca punte del 70%.
Le nuove puntate di If You Love in arrivo promettono colpi di scena che terranno…
C’è sempre quel momento, a fine estate, in cui ci si ritrova con il flacone…
Settimana movimentata per i fan di Forbidden Fruit, la serie turca che continua a regalare…
Chi ha piante in casa o in giardino sa bene cosa significa alzarsi una mattina…
Chi segue con passione La Promessa sa bene che la soap non smette mai di…
In cucina ci muoviamo con una certa sicurezza, convinti che basti lavare bene piatti e…