Molto incerta la situazione economica globale. E adesso arriva l’allarme su una possibile nuova crisi che colpirebbe anche i correntisti
Oggi la situazione economica mondiale è tra quelle più difficili dell’epoca moderna. Negli ultimi mesi, peraltro, abbiamo registrato il crollo di alcuni colossi bancari, con drammatiche conseguenze a carico dei risparmiatori. Ora, un nuovo timore incombe. Ecco cosa sta succedendo.
![Crisi bancaria europea](https://www.liquida.it/wp-content/uploads/2023/06/Crisi-bancaria-europea-Ansa-6.6.2023-liquida.jpg)
Gli anni della pandemia da Covid-19, infatti, oltre che la salute di tutto il mondo, hanno colpito duramente anche l’economia globale. Appena fuoriusciti da lockdown e restrizioni, sul mondo si è abbattuta quindi una crisi energetica senza precedenti. Tutto acuito dalla guerra in Ucraina, scatenata dalla Russia di Vladimir Putin nel febbraio 2022.
E così, un po’ in ogni parte del mondo si assiste a una inflazione galoppante, che ha eroso considerevolmente il potere d’acquisto dei cittadini e dei risparmiatori. Figlia e conseguenza di tutto ciò, anche la crisi che, negli scorsi mesi, ha interessato alcuni colossi bancari europei e mondiali. Ora, però, una nuova minaccia incombe sul Vecchio Continente.
Nuova crisi bancaria alle porte? Allarme inquietante
A lanciare l’inquietante allarme è la Banca Centrale Europea, che ha segnalato in un report i rischi che si corrono con l’esistenza e l’attività delle cosiddette “banche ombra”. Negli ultimi anni, la crescita di questo settore ha superato di gran lunga quello del settore bancario tradizionale.
![Allarme Banca centrale europea](https://www.liquida.it/wp-content/uploads/2023/06/Banca-centrale-europea-Ansa-6.6.2023-liquida.jpg)
Si tratta di istituzioni finanziarie non bancarie, che svolgono comunque esercizio del credito. Per esempio, raccolgono fondi, oppure concedono prestiti a chi ne fa richiesta. Si tratta di fondi e di società di investimento, ma anche di società che svolgono finanziamento strutturato o noleggio a lungo termine.
Il rischio sollevato dalla Banca Centrale Europea è dato dal fatto che tali istituzioni operano al di fuori del sistema bancario regolamentato e, quindi, non rispondono alle stesse regole di regolamentazione e requisiti di capitale delle banche. Tutto ciò, infatti, secondo il report della BCE, espone le banche dell’eurozona a rischi di liquidità, di mercato e di credito.
Le esposizioni di asset delle banche verso queste entità rappresenterebbe circa il 9% degli asset totali delle istituzioni significative. Si tratta principalmente di prestiti e in misura assai minore di titoli.
Per la BCE, qualsiasi turbolenza nel settore delle “banche ombra” colpirebbe in modo sproporzionato le banche grandi e di importanza sistemica. In tal caso, vi sarebbero ripercussioni sostanziali in termini di liquidità, con rischi di mercato che, allo stato attuale, sono incalcolabili e imponderabili.