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Assorbenti: attenzione alla Sindrome da shock tossico (SST) | Allarme per le donne

Gli assorbenti sono amici delle donne durante il periodo mestruale, ma ci sono anche dei problemi legati ad essi: ecco cos’è la sindrome da shock tossico.

Lo shock tossico può essere una sindrome collegata all’utilizzo degli assorbenti. Probabilmente vi sarà capitato e non ve ne siete rese conto: ecco di cosa si tratta e quando preoccuparsi e lanciare l’allarme.

Sindrome da shock tossico assorbenti donne cos'è
Assorbenti: attenzione alla Sindrome da shock tossico (SST)-Liquida.it

Quando una donna ha a che fare con gli assorbenti è sempre molto complicato gestire la situazione. Questi infatti sono comunque degli oggetti che stanno a contatto con la pelle e con la zona intima e per questo possono creare diversi fastidi, più o meno gravi. Potrebbe infatti insorgere la sindrome dello shock tossico: vediamo di cosa si tratta.

Assorbenti e sindrome da shock tossico: ecco di cosa si tratta e quanto scatta l’allarme

Innanzitutto si parla di shock tossico riferendosi all’insorgenza acuta di disturbi legati alla circolazione, che possono compromettere le funzioni vitali. Questo stato può essere causato da numerosi fattori e ci sono diversi tipi di shock. Su tutti lo shock tossico che può essere legato anche all’utilizzo di assorbente. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando. La sindrome da shock tossico o TSS, come riporta anche l’Enciclopedia Treccani, è una tossiemia grave, che può essere anche mortale durante il periodo mestruale. Colpisce soprattutto le donne che utilizzano assorbenti interni.

Sindrome da shock tossico assorbenti donne cos'è
Allarme per le donne-Liquida.it

Per far emergere questo shock tossico ci devono essere due elementi concomitanti: i batteri che hanno bisogno di un ambiente idoneo per crescere rapidamente e il rilascio di tossine. È proprio per questo motivo che l’assorbente interno, pieno di sangue, potrebbe essere il luogo ideale per la crescita batterica. Quindi tutto dipende dal materiale che compone il tampone. Questa infezione può sopraggiungere infatti per due motivi: se si lascia per troppo tempo il tampone in vagina, ovvero per più di 30 ore e se resta un pezzo di spugna all’interno. In questi due casi i batteri possono raggiungere l’apparato circolatorio.

Ma quali sono sintomi di uno shock tossico? Questo si manifesta con febbre improvvisa, vomito, diarrea, pressione bassa e sfogo cutaneo su mani e piedi. Possono esserci anche sintomi più gravi come stato confusionale, dolori muscolari, arrossamenti di occhi, bocca e gola, mal di testa e convulsioni. Spesso questi sintomi sono associati proprio all’utilizzo dell’assorbente interno, anche sue negli anni i tamponi sono stati perfezionati sempre di più. In alcuni di questi casi bisogna rivolgersi subito al Pronto Soccorso per un intervento.

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