La notizia dell’arrivo del sequel ha fatto impazzire i fan che da anni attendono il prosieguo di uno dei film più amati nel nostro Paese.
Ci sono film che devono rimanere unici per non rischiare di rovinare quella chimica che ha permesso loro di eccellere. Tra gli esempi che mi vengono in mente c’è sicuramente quello di Fight Club – tratto da un romanzo – e di sicuro a questa categoria entrano di diritto cult come Grand Budapest Hotel, Pulp Fiction, Le Iene e Shutter Island.
Ci sono casi in cui un sequel ci starebbe bene e anzi potrebbe consentire a quel film di diventare una saga senza tempo. Di saghe di successo è piena la storia del cinema e alcune sono nate proprio in Italia. Pensate ad esempio ad Amici Miei, film comico che poteva benissimo essere un capitolo singolo, ma che è diventato una trilogia accrescendo la propria popolarità e tenendo compagnia al pubblico per più tempo.
L’importante, in questi casi, è mantenere la qualità del primo capitolo e per farlo bisogna avere un’idea che sia altrettanto valida e d’impatto. Il rischio è altrimenti di reiterare la stessa formula all’infinito, creando cloni via via meno divertenti e sensati. Di esempi anche in questo caso ce ne sono parecchi e in Italia quello più noto sono sicuramente i cinepanettoni.
Il sequel di uno dei film più amati degli ultimi anni potrebbe essere in dirittura d’arrivo
Alla categoria a rischio appartiene Benvenuti al Sud, film che vede come protagonisti Alessandro Siani e Claudio Bisio. Già il primo film non è originale, visto che si tratta di un adattamento del divertentissimo film francese Giù al Nord del 2008, da cui la pellicola italiana trae praticamente ogni situazione comica.
Il successo della versione italiana (uscita nel 2010) ha spinto i produttori a fare un sequel nel giro di pochi anni, in cui venivano ribaltati i ruoli dei due protagonisti. L’idea era valida ed il potenziale comico intatto, tuttavia già in quel secondo capitolo si avvertiva un qualcosa di stantio.
I fan però hanno apprezzato e da quell’ormai lontano 2012 sognano di poter assistere ad un terzo capitolo. Il problema sta nell’idea: ne esiste una sufficientemente valida da giustificare un film ed in grado di non rovinare la considerazione che il pubblico nutre in questo progetto?
A giudicare da una recente intervista concessa da Siani recentemente, l’ipotesi di chiudere la trilogia è tutt’altro che campata in aria: “Un’idea c’è ora tocca ai produttori”. Di fatto la proposta è quella di fare “Benvenuti al Sud – quindici anni dopo”. Insomma riproporre la medesima situazione a distanza di anni, magari con il direttore delle Poste in pensione e deciso a godersi lo stile di vita del sud.
Non resta che attendere la conferma ufficiale della produzione, ma visto che il primo film risale al 2010, l’uscita in sala non avverrebbe comunque prima del 2025.
